Il mese scorso abbiamo prodotto una chitarra fretless. Pensavo fosse la nostra prima chitarra fretless, ma, come mi ha ricordato il nostro distributore americano, ne avevamo realizzata una 7 corde per David “Fuze” Fiuczynski, troppi anni fa!
La Ventura satin con corpo in korina e tastiera in resina è stata ordinata da Adamo Ambrosiano della cover band Deriva di Milano:
“ciao andrea, finalmente ho provato la nuova arrivata in studio, ed ecco, come promesso qualche commento. Naturalmente la mancanza dei tasti ha due conseguenze immediate.
La prima: necessaria assoluta precisione nella intonazione, quindi bisogna fare veramente attenzione a dove si mettono le mani altrimenti si sente subito la stonatura, sia sugli assoli che sulla ritmica.
La seconda: la mancanza dei tasti, cosi come richiede assoluta precisione, dona infinite possibilità. Ho appena iniziato a usarla ma è incredibile cosa si può fare, basta lasciarsi andare un pochino.
Veniamo agli aspetti tecnici.
Come ti dicevo ho dovuto alzare il ponte leggermente perché preferisco le corde un po più alte. Per quanto riguarda la sonorità, con il fatto che la chitarra è più pesante del normale, consente un distorto veramente pieno e potente, sulla ritmica è spettacolare, soprattutto se si suona qualche pezzo particolarmente cattivo.
Consigliata quindi per i chitarristi metal, anche pesanti, secondo me è una chitarra che può facilitare molto il loro lavoro.
Sui soli invece all’inizio ho avuto difficoltà, ovviamente con l’ intonazione, ma suonando e risuonando l’intonazione si perfeziona. Difficoltoso rinunciare al bending, che ho scoperto essere una tecnica ormai istintiva nel mio modo di suonare.
Problematico è intonare gli accordi, praticamente impossibile, ma è una caratteristica tipica delle fretless, basta andare a visitare qualche forum per scoprirlo, ma anche per questo ci si trova il verso.
In conclusione uno strumento assolutamente valido con sonorità rock molto potenti.
insomma ho appena scoperto un mondo nuovo che sinceramente mi spaventava, più volte ho pensato di averti chiesto uno strumento inutile, ora invece l’entusiasmo domina, soprattutto perché lo strumento che mi hai creato è molto più facile da suonare di quanto immaginassi.
Vorrei consigliare a tutti di provare uno strumento del genere, naturalmente a tutti quelli che già hanno un po di dimestichezza (i principianti si farebbero solo del male!), scopriranno uno strumento veramente versatile e interessante.”