Discussion on Neck-Body Joint Construction

Recentemente è comparso sulla rivista Premiere guitar magazine un articolo interessante riguardo all’assemblaggio manico-corpo e corrispondente confronto dei suoni risultanti.
L’articolo si concentrava principalmente sul fattore “sustain”.
Mi è piaciuto ma secondo me Il termine sustain è troppo generico e non specifica il significato di “sustain utile per il chitarrista”.
Se prendiamo, ad esempio, una nota lunga nell’ambito del rock, come il basso dell’arpeggio in “stairway to heaven”, dura solo 1.5 secondi. Molto spesso è difficile che una nota lunga sia quella originale “nuda e cruda”, senza l’aiuto di feedback.
Perciò, a mio parere, nei metodi di costruzione di una chitarra, si dovrebbe parlare di “attacco corposo, lungo, veloce, compresso e via dicendo più che genericamente di sustain (di 10/20 secondi?), che non ha molto significato pratico.

A mio avviso è soprattutto una questione di dinamiche ovvero di risposta dello strumento. La parte di suono più importante è quella soprattutto dei primi 2/3 secondi. Rappresenta la parte più usata del suono di una chitarra. Possiamo notare il sustain dell’attacco, ed il tono che è la parte più riconoscibile della sonorità dello strumento.

Nel 2010 ho effettuato alcuni esperimenti simili a quelli descritti nell’articolo, ma ero più interessato al tipo di sviluppo del suono e la natura dell’attacco, usando un analizzatore di armoniche per controllare se ci fossero delle relazioni con i metodi di costruzione.

Nel video si può vedere il sistema che ho approntato per ottenere una plettrata uniforme, in modo da poter confrontare le varie sonorità.

Quello che ho riscontrato è che nell’attacco, ovvero durante il primo secondo, la nota fondamentale risulta sempre più pronunciata con il metodo di costruzione bolt- on. Confrontando lil contenuto armonico il neck-thru è caratterizzato da armonici di ordine più basso mentre il bolt -on invece,enfatizza gli armonici più alti.
E questo è quello che comunemente è riconosciuto.

harmonics content comparison

Nel bolt-on la sonorità si riduce dopo l’attacco iniziale (a 0.5 secondi), mentre nel neck-thru il decremento avviene in modo più lineare.

envelope comparison

Il comportamento diverso dei due sistemi può essere visto, secondo me, considerandli massa unica o due masse separate.
Il neck-thru è una massa singola che può interagire con la vibrazione della corda in modo simmetrico. Potendo avere la stessa lunghezza (e quindi frequenza) delle corde vibranti.
Le due masse del bolt-on invece, anche se perfettamente connesse, sono due elementi separati che “spezzano” la fondamentale in armoniche maggiori.
Questo è il risultato nei campioni cha avevo realizzato completamente in acero. Nelle vere chitarre bolt-on, i legni usati per il manico e per il corpo sono diversi, con caratteristiche di Impedenza acustica diverse. Questo fattore inibisce la trasmissione ed accentua la riflessione, accentuando ancor più la “separazione” delle due masse, favorendo quindi armoniche superiori evidenziando ancor più la differenza tra sistemi costruttivi.

Per questo motivo penso che sia meglio focalizzarsi sulle caratteristiche che offrono ai musicisti più vantaggi ed ispirazione, anziché pensare solamente che il fattore più importante sia il “sustain”.
Ricordo un chitarrista che è venuto alla ricerca di un suono “grosso”. Gli interessava una chitarra a scala corta. Avevo due Blackbird disponibili da fargli provare, entrambe con le stesse caratteristiche, lavorazione, hardware e pickups, ma una era con la cassa in Limba bianco leggero, che produceva un suono arioso e acustico, mentre l’altra era fatta con un Limba nero più pesante e con un top di pioppo spesso che aveva un suono più denso e solido.
Sapevo che la seconda aveva un suono più “grosso”, per cui gli ho suggerito di provare quella. Le ha provate entrambe ma ha scelto la prima.
Il motivo? Il suo stile era un “ fast, funky, popping shred”. Aveva bisogno di un attacco veloce, grosso e rotondo, proprio quello prodotto dalla chitarra più leggera. Quella pesante aveva un attacco più compresso, dovuto alla sua maggiore massa, di cui quel musicista non aveva bisogno.

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